Il Peggioevo, epoca del “presente prossimo”, con la Malattia, la Distanza e altri conflitti, presentato in una serie di racconti indipendenti ma in relazione, con personaggi che s’intersecano rincorrendosi tra funghi giganteschi e simulacri di una nuova tecnologia misteriosa, un'importante fabbrica di mutande ormai dismessa, il passaggio per Gardar dalle parti del monte Selanna. Doppiezze continue, a partire da un bambino nato ma non vivo e un bambino vivo ma non nato, alla ricerca dell’unità.

Un mondo dettagliato ma indefinito, pieno di contraddizioni e ibridi, con profezie di buio del tempo di un’eclissi che nasconde il sole per poi farlo presto splendere in un cielo più candido di prima. Alla fine, la storia è una sola, con salti anche di logica propri di un secolo dissacrato in cui tutto è confuso fino a non permettere più neppure la meraviglia davanti al fantastico.

Tuttavia, come in tutte le epoche, c’è sempre chi va controcorrente e chi non perde la speranza. Questo e altro nel Peggioevo, un periodo che anno dopo anno si arricchisce di nuove povertà e s’impoverisce di ricchezze, invera bugie e soffoca il vero.

Ma non tutto è perduto: si aggiunge esperienza a esperienza, lotta a lotta, vita a vita. La raccolta comprende i racconti: "Il bambino rosso", "Buio presto", "Interferenze dei funghi preistorici", "Benessum!".

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