A Laem Singh Beach c’erano tutti. Davidonerideva e faceva le pose da Schwarzy perché erastato in palestra.

Il mio amico Fifino sì che facevale gare. Fruttino la sapeva più lunga era più grosso,più grosso di tutti.

Grosso era grosso, ma il petto incassato come seOrazio gli avesse dato un ficcone. Quel giorno molestava una ragazza.

L’AcquaVerde-Playa-Gym era grezza e vecchia epuzzava di stantìo. Puzzavano i macchinari,puzzava la muffa di sudore.

Lei stava lì in mezzo come se inebetita. Pesante lui.

Troppo pesante Fruttino. Sdraiata lei col walkman all’orecchio.

Lo tiravafuori in un lampo Fruttino, velocissimo, tuttoglabro rosso e mollo e giallo e glielo martellava allelabbra lei gridava gridava Aaaaaaah Aaaaahhh. Un colpo di dolore, una saetta secca al petto diFruttino.

Sveniva privo di ragione e sensi,accasciato sanguinante su una panca sfondata. C’è ancora oggi una favola e un frastuono da quellapanca senza muoverla.

Porta il suo nome e c’èscritto così:Qui Orazio boss e padrone di tutto e tutti che puòfare e scrivere quello che vuole all’AcquaVerdePlaya-Gym è boss supremo che faceva pure ilbagnino e dormiva sdraiato beato lui!! accasciò conbotto potente il fu Fruttino dal petto incasciato,dalla testa piccola come Italo il gobbodell’Esselunga e dal plesso solare di pollo sfondatoda bomba Vietnam che nei meandri di Asterope orè. Non capiva niente nessuno però tutti passavanoalcuni sputavano altri ci mettevano la firma.

. .