Lo scopo di questo libro è introdurre uno strumento concettuale pratico per analizzare le dinamiche della violenza perpetrata dagli uomini. Nel farlo, si propone di affrontare due strumenti metodologici: la prospettiva delle mascolinità e la teoria della controcolonialità.

Il lavoro analizza le condizioni temporali, spaziali e situazionali che sono alla base del contesto della violenza in Messico. Esaminando l'impatto della colonizzazione e della decolonizzazione in Messico da un approccio sia del Nord che del Sud del mondo, esplora gli effetti dell'eurocentrismo statunitense sulle attività violente.

Il lavoro riflette sulla costruzione della mascolinità come processo profondamente radicato in un sistema patriarcale, sostenuto dalla colonizzazione di istituzioni, organizzazioni e gruppi statali e privati con un elevato potere gerarchico. Il quadro analitico identifica la necessità di mettere in discussione e disfare la decolonizzazione del sistema patriarcale, comprese le nostre stesse azioni colonizzatrici, proponendo cambiamenti nella vita degli uomini verso mascolinità più libere e liberatorie, incentrate sugli Stati Uniti/Europa.

Il documento si conclude con una visione alternativa per comprendere e affrontare la criminalità e la violenza in Messico, promuovendo il buon vivere (Buen Vivir) e l'amore per la vita. .