"Stringimi la mano" è diviso in due parti. Il primo racconto all’interno del volumetto, scritto a due mani con Alessia Gervasi, parla di quanto la gente possa soffrire abitando sotto lo stesso tetto; basta che uno perda la testa che l’altro lo segue nella rabbia e nella frustrazione.

Il secondo racconto narra dei valori contrastanti con tre protagonisti che si ritrovano a dovere sfidare le avversità, attraverso un cammino quotidiano comodo, per inerzia o stanchezza, a volte per solitudine e non solo, anche per combattere la noia e l'emarginazione, vincendo in qualche modo una sfida ordinaria nello straordinario scorrere delle cose di tutti i giorni. In modo divertente e anche occasionale vengono premiati e aiutati dalla fortuna.

Alcuni non riescono a mantenere l’amicizia per distratti paragoni propensi a infrangersi. L’unione accompagna sempre in tutti i sensi, perché non c’è amicizia che tenga.

Questa opera dovrebbe far riflettere che non c’è nulla di scontato sia nelle piccolezze sia nelle grandi sfide che si fanno. Bisognerebbe ammettere che in certi casi sono solo illusioni.

Ma spesso risulta difficile, per questo sì combatte ripetutamente e con ostinazione per vincere i propri interessi personali. .