Le allergie sono oggi malattie che colpiscono più del 30% della popolazione dei Paesi occidentali. Sono causate dall'inalazione, dall'ingestione o dal contatto con allergeni, antigeni responsabili dell'induzione della sintesi di specifiche immuglobuline E (IgE) che mediano le reazioni allergiche in determinate condizioni.

Nel caso delle allergie alimentari, l'incidenza attuale è stimata intorno al 3% nella popolazione adulta e al 6-8% in quella pediatrica. Gli allergeni alimentari sono per lo più proteine solubili con un peso molecolare compreso tra 10-70 kDa.

L'allergia alla frutta a guscio è una delle allergie alimentari più comuni; la frutta a guscio è tra gli alimenti più allergenici a livello mondiale, per cui sono state identificate nocciole, noci, anacardi, arachidi, castagne e noci del Brasile. La caratterizzazione degli allergeni della frutta a guscio ha rivelato che la maggior parte appartiene a famiglie di proteine di stoccaggio come le viciline (globuline 7S composte da subunità di circa 50 kDa), le legumine (globuline 11-13S composte da subunità peptidiche acide di 30-40 kDa e 15-20 kDa basiche) e l'albumina 2S (15 kDa).

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