Il lupus eritematoso sistemico nei bambini è una malattia cronica, sistemica e autoimmune, la cui diagnosi non è sempre facile. La sua espressione clinica è eterogenea con manifestazioni talvolta atipiche che contribuiscono all'errore diagnostico.

Questa entità è caratterizzata da danni gravi, in particolare danni renali, neurologici ed ematologici, le cui conseguenze possono essere gravi. Queste individualizzazioni rappresentano una vera sfida diagnostica.

La mancanza di studi pediatrici riguardanti il ​​trattamento rende difficile un'assistenza mirata e adeguata. Molto spesso si basa su un pesante arsenale terapeutico in un essere in crescita.

L'uso di questi farmaci con un buon rapporto beneficio/rischio potrebbe evitare notevoli comorbilità. L'idrossiclorochina sta riscontrando un rinnovato interesse, dopo averne dimostrato gli effetti benefici; le sue proprietà terapeutiche e preventive sulle recidive e il controllo della malattia da lupus.

La progressione può essere segnata da attacchi incontrollati che possono compromettere la prognosi vitale. Le complicazioni possono riguardare gli organi inizialmente colpiti o altri danni viscerali.

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