Zeit Vergangenheit (dal tedesco “Zeit” = tempo, “Vergangenheit” = passato) è un orologiaio che possiede la bottega “La persistenza del tempo” a Biel in Svizzera, una volta considerato il migliore al mondo nel suo campo è rimasto senza clienti a causa della concorrenza della grande industria dell’orologeria. Per recuperare l’antico prestigio e saldare i debiti contratti con la banca si imbarca nella realizzazione di un orologio perfetto, suo vecchio pallino.

Lavora senza sosta ma dopo vari giorni ha un infarto e viene ricoverato in ospedale, durante la convalescenza conosce Iris (metafora della dea greca dell’arcobaleno e messaggera degli dei) e il calore umano pertanto capisce che non può realizzare l’orologio da solo così contatta la sua vecchia città di Glashutte per farsi inviare un assistente. Resta sconvolto nel sapere che il vecchio istituto è stato chiuso poi contatta la nuova scuola la quale accetta di inviargli un giovane grande talento dal carattere irrequieto.

Quando Zeit Zukunft (dal tedesco “Zeit” = tempo, “Zukunft” = futuro) si presenta in negozio il vecchio Vergangenheit si rende conto che è identico a lui, è il sé stesso passato venuto dal futuro. Il giovane Zukunft con l’aiuto del vecchio Vergangenheit conosce la dimensione del tempo (metafora del cervello umano) formata da tanti pezzi di orologio (metafora dei neuroni) collegati fra di loro dal flusso del tempo (metafora delle sinapsi).

I due legano molto così come fiorisce il rapporto fra il giovane e Iris, rimasta legata al vecchio Vergangenheit al quale fa visita di tanto in tanto in bottega, dove conosce il giovane Zukunft. Quando il vecchio Zeit muore nomina suo unico erede il giovane Zeit che impazzisce dal dolore ma si consola fra le braccia di Iris.

Un giorno si presenta al negozio Kismet Tense (dall’inglese “Kismet” = fato, destino, “Tense” = tempo, metafora della parte oscura di sé stessi) che gli impone la realizzazione dell’orologio perfetto altrimenti, con l’aiuto del funzionario di banca Schulden Kette (dal tedesco “Schulden” = debiti, “Kette” = catena), si prenderà ogni cosa. Il giovane Zeit si imbarca in un colossale sforzo solitario il quale metterà a repentaglio la sua salute e la relazione con Iris ma alla fine riesce a realizzare l’orologio perfetto.

Subito dopo ha un infarto e si risveglia nella dimensione del tempo e raggiunge il palazzo di Tense (una metafora del tronco encefalico) dove lotta contro il suo sé stesso malvagio ma alla fine riesce a prevalere. Per scappare dalla dimensione del tempo attraversa una monumentale porta ad arco (metafora del ventre femminile) con la quale rinasce a nuova vita come Zeit Gegenwart (dal tedesco “Zeit” = tempo, “Gegenwart” = presente) ritrovandosi in un ospedale di Parigi, sui Campi Elisi.

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