Questo lavoro si propone di far emergere, a partire dai riferimenti teorici psicoanalitici, alcuni problemi concettuali impliciti nel processo costitutivo della melanconia. Per decenni la melanconia ha stimolato produzioni teoriche, diagnostiche, filosofiche e artistiche che hanno cercato di spiegarla.

L'interesse umano per i suoi segni e sintomi, descritti fin dai tempi dell'antica Grecia con Ippocrate, ha prodotto diverse interpretazioni della sua costituzione. In ogni "campo del sapere" e in ogni momento storico, si è distinta con il suo modo particolare e paradigmatico di manifestarsi.

Non è stata da meno la teoria psicoanalitica, che ha portato Freud a scrivere un testo specifico sull'argomento (Lutto e melanconia) alla ricerca di fondamenti per la comprensione di questa sofferenza. Pertanto, alla luce delle questioni concettuali emerse nei suoi studi, abbiamo individuato la necessità di sollevare una discussione sulle ipotesi avanzate da Freud per la costituzione psichica del melanconico.

Invitiamo quindi il lettore a unirsi a noi in questo studio alla ricerca di interpretazioni che possano far luce su questo oscuro percorso. .