Esiste una catena di processi immunologici e infiammatori che condizionano lo sviluppo, la trasformazione e l'evoluzione delle placche aterosclerotiche coronariche. Sono stati identificati agenti patogeni intracellulari, in particolare C.

pneumoniae, che sono correlati alla gravità delle lesioni e, secondo modelli sperimentali animali, probabilmente all'induzione dell'aterosclerosi. L'elevata prevalenza della colonizzazione cronica di C.

pneumoniae nell'uomo, nonché i limiti della sensibilità e della specificità delle tecniche diagnostiche sierologiche, hanno indotto a passare a modelli di studio pilota nell'uomo con malattia coronarica sintomatica. I risultati dello studio ROXIS nei portatori di angina instabile trattati con roxitromicina e il lavoro di Gupta et al con l'azitromicina nei sopravvissuti all'infarto del miocardio sono incoraggianti, ma inconcludenti.

Sono stati avviati studi che si sono basati su alcuni dei lavori pubblicati, valutando l'impatto della terapia prolungata con azitromicina su larga scala, tra cui gli studi WIZARD e ACES. Molto resta da scoprire e da far progredire in questa affascinante area della medicina100.

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