Come è possibile che ricordiamo cose che non si sono mai verificate nella realtà? Per quali ragioni la nostra memoria crea tracce false, convincendoci della loro accuratezza? In che misura la memoria rimane incline a subire influenze esterne, ad esempio la suggestione, e a distorcere le tracce di memoria in base ad esse? Il presente libro si propone di rispondere ad almeno alcune delle numerose domande che sorgono quando si discute della fallibilità della memoria e della sua vulnerabilità alla manipolazione. Presentando le più recenti scoperte nell'ambito della psicologia cognitiva, si propone di fare luce sul tema della memoria, sottolineando il ruolo delle informazioni negative sulla tendenza individuale a creare falsi ricordi.

I risultati delle ultime ricerche indicano chiaramente che le informazioni negative - “BAD” - contenute in una comunicazione suggestiva distorcono la memoria in modo saliente. La sorprendente portata del fenomeno indagato spinge a considerare fino a che punto la memoria possa essere considerata una fonte affidabile di informazioni, se anche una leggera suggestione è in grado di distorcerne il contenuto.

. .

. .