In un tentativo di trovare un po’ di tranquillità e pace interiore, ho iniziato a praticare la meditazione, costruendomi un luogo mentale dove l’immaginazione poteva prendere il volo. Questa dimensione immaginaria, tuttavia, doveva essere ancorata alla realtà per suscitare emozioni forti, curiosità e desiderio di comprendere e risolvere i problemi.

In uno di questi momenti di meditazione, ho iniziato a percepire una presenza, una sorta di voce che mi circondava delicatamente e poi mi travolgeva con onde di sensazioni e messaggi chiari. Questa voce si è presentata come Albert, Laura, Danny, Marta e Robert, personaggi che mi hanno detto un’idea per un racconto: una storia ambientata nel 2050, un futuro prossimo e plausibile, con l’obiettivo di spingere le persone a riflettere sul comportamento distruttivo dell’umanità verso il pianeta Terra.

Così, l’idea di manipolare lo spazio-tempo con l’immaginazione ha preso forma, unendo la scienza alla fantasia per giustificare e rendere credibili le scelte dei protagonisti. Sono emersi i personaggi, plasmati dal carattere di persone che ho incontrato nelle mie esperienze professionali, e ho deciso di farli vivere in un mondo non troppo distante dal nostro, ma che mostri le possibili conseguenze delle nostre azioni negative sull’ambiente e sulla società.

La trama della storia ha preso vita in modo quasi ipnotico, assorbendo completamente la mia attenzione e lasciandomi spesso con l’impressione che fosse stata dettata dai personaggi stessi. Ero così coinvolto emotivamente nelle loro vicende da sentirmi legato a loro e al loro destino.

Oggi, dopo più di tre anni di dedizione, mi ritrovo qui ancora a scrivere, perché non posso fare a meno di riconnettermi con questi personaggi e dar loro nuova vita attraverso la mia penna. La storia è ancora in continua evoluzione, e mi impegno a portarla a compimento, affinché possa essere diffusa in tutto il mondo, con la speranza di comunicare un messaggio di positività e cambiamento per il futuro dell’umanità.

. .