Quello che propongo è un approccio a tutti i livelli, un approccio totale, come sarebbe suggerito anche dal titolo stesso "Tutto e Ogni Cosa", ma soprattutto dal contenuto stesso che troviamo nell'opera. Un approccio totale in cui il senso letterale coesiste simultaneamente con il senso allegorico, senza che l'uno escluda mai l'altro, e collegati tra loro attraverso l'analogia tra gli esseri tricerebrali e Dio stesso, o il Megalocosmo.

L'analogia consente, non solo la connessione tra le due dimensioni, esterna e interna, fattuale e allegorica, ma permette persino la traslazione, il passaggio da una dimensione all'altra. L'analogia è simile a un "tunnel" che collega le due dimensioni coesistenti, esattamente come nel grande universo ogni scala coesiste con un'altra, quella grande ne contiene un'altra di dimensioni più piccole.

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una dimensione dentro l'altra. .

. nient'altro che le Ottave Interiori.

Un approccio totale, non solo neutralizza la possibilità esteriore di scissioni tra gli studenti e le scuole, ma determina anche un aspetto interiore più rilevante: chi studia Belzebù dovrebbe farlo con tutte le parti della sua totalità. .

. in altre parole: con tutti i suoi centri.

Gli approcci interpretativi unilaterali del "Belzebù" di Gurdjieff sono peculiari di coloro che non hanno i centri equilibrati, cioè degli uomini addormentati. Belzebù contiene l'aspetto allegorico, ma è accessibile solo quando si è prima avuto accesso all'aspetto letterale, perché l'intreccio tra il "senso letterale" e il "senso allegorico" è unito attraverso l'esatta "analogia" tra l'uomo e il megalocosmo.

Attraverso questa analogia Gurdjieff afferma: "Studiando l'uomo studiamo l'universo, e studiando l'universo studiamo l'uomo". Nel "Belzebù" il senso letterale e il senso allegorico coesistono senza mai escludersi a vicenda, ed entrambi sono collegati dalla terza forza, che è quella dell'analogia.

Belzebù è un "Tutto", e come tale contiene in sé tutti i piani e tutte le scale dell'universo, e quindi anche tutte le medesime scale presenti all'interno dell'uomo. Dal senso letterale, passando per l'analogia, fino all'allegoria, tutto coesiste simultaneamente, senza che un aspetto annienti mai l'altro.

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