In "Avevo Ancora Tanto da Dirti," Pietro Trapassi dipinge un affresco avvincente della complessità della vita familiare alla fine del '900. Nella cornice di Firenze e dintorni, seguiamo la storia d'amore travagliata di Romeo Dott.

Venturi e la sua moglie Marina, affrontando le sfide sociali, ambientali e di salute che plasmano il loro destino. Mentre il cancro si insinua nelle pieghe della vita di Marina, l'autore esplora il ruolo delle decisioni e delle complicazioni nella lotta contro la malattia.

Il romanzo si snoda tra gli anni '70 e '80, rivelando le dinamiche oscure della vita con una narrazione coinvolgente. In un intreccio di emozioni e scelte cruciali, Trapassi sottolinea l'importanza dei controlli e degli interventi per preservare la salute.

La storia si arricchisce di personaggi vibranti, come l'amica Graziella, la cui vita è plasmata da una serie di eventi sorprendenti e dolorosi. "Avevo Ancora Tanto da Dirti" è un viaggio intenso attraverso l'amore, la perdita e la necessità di affrontare le complessità della vita con coraggio e determinazione.

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