L'assistenza alle persone con disabilità si basa su un modello caritatevole-custodiale. Questa situazione nasce dalle politiche di sanità pubblica e di riabilitazione, che hanno favorito il trasferimento di risorse alla comunità, mantenendo l'assistenza sotto l'egida dell'umanitarismo religioso.

I manicomi, nelle loro varie forme, sono emarginati dalle istituzioni scientifiche, come gli ospedali di prima linea e i centri di riabilitazione. Queste case di cura forniscono rifugio e cure di base ai loro clienti in modo molto precario, peggiorando le condizioni delle persone internate e rompendo definitivamente i legami familiari e sociali.

Attraverso la caratterizzazione di un'istituzione ospedaliera tipica e l'analisi delle interviste a un soggetto istituzionalizzato utilizzando un quadro psicoanalitico, si è cercato di comprendere l'impatto dell'asilo sul processo di costituzione della soggettività e i meccanismi che sostengono la pratica dell'asilo. L'ospedale-asilo emerge come supporto invisibile per la moderna istituzione di riabilitazione.

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